Outing

Il fine settimana scorso l’ho passato in outing. Ovvero insieme ai colleghi di lavoro a Salisburgo in hotel 4 stelle sulle piste da sci a spese dell’azienda. Fico, no? E’ stata una bella esperienza ed ho conosciuto parecchi colleghi che altrimenti non avrei mai conosciuto (visto che si lavora in aree diverse e su clienti diversi). L’unica cosa è stata un po’ la devastazione di tornare giovedì sera, partire venerdì mattina, tornare domenica sera tardi e ripartire il lunedì mattina. Compenserò con le vacanze natalizie!

Nota sulle piste da sci austriache: sono meglio quelle italiane. Più difficili e divertenti e meglio tenute. Non so se fosse in vista dell’alta stagione ma pur essendo pieno di neve c’erano cannoni ovunque che sparavano e rendevano le piste quasi impraticabili.

Vita di un consulente IT

Eccomi a Milano. Con più di mezza settimana di lavoro alle spalle si può trarre qualche conclusione: l’appartamento non era male (a parte una piccola incomprensione iniziale con la donna delle pulizie che cmq mi ha fruttato una cena aggratis) ma visto che dicembre ha troppi pochi giorni lavorativi l’ho lasciato ieri (a fine contratto) per trasferirmi in albergo (BestWestern 4 stelle). Diciamo che per quanto l’appartamento non fosse male ora sto decisamente meglio e dato che ho appena cominciato ci vorrà un po’ per stufarmi. L’unica cosa sono le cene solitarie al ristorante. Si vede che qui a Milano si ragiona in maniera differente: tu ordini una cosa ed inoltre ti portano l’antipasto (e la prima sera anche dei dolciumi post-cena). A parte quello la città è piuttosto caotica ma non troppo: più che altro ci sono mega ingorghi nelle ore di punta, ma per il resto mi sembra normale. E si che non sarebbe neppure strutturata male visto che gli stradoni sono grandi ed hanno al centro due corsie per i tram. Evidentemente sono in troppi 😉

Il lavoro ha proceduto un po’ a tentoni essendo i miei due colleghi più tecnici impegnati ad un corso. Della serie “questa è la cloche, fatti un volo”. Quindi abbastanza panico, stridore di denti e testate contro il muro. Ieri però sono riuscito ad installare quel che dovevo installare dopo furiose sessioni di battitura sulla tastiera e rifacimenti vari. Insomma un po’ come andare all’inferno e risalir a veder le stelle. Posso ora comunque dire di saper fare qualcosina. E da com’era partita non è poco!

Una lunga settimana

E’ stata un lunga settimana, piena di avvenimenti e di cambiamenti. E’ stata la mia ultima settimana sul progetto a Padova, l’ultimo mio progetto prima di approdare al gruppo più tecnologico di Nexen: Architecture. Ovvero, in pratica, basta padova, basta tornare a casa la sera, basta basket e poker di martedì. Si va a Milano. Anzi, ci sono già stato venerdì. L’ambiente è superfigo, palazzo nuovo, uffici nuovi, banca nuova anzi ancora in fase di creazione. La gente attorno a me parlava di cose tecniche: hardware, partizioni, installazioni, comandi. E si può usare linux senza essere presi per pazzi! Anzi, è consigliato… di conseguenza la prossima settimana provvederò all’installazione di ubuntu anche sulla macchina da lavoro.

La sistemazione a Milano dovrebbe essere in appartamento (ma di quelli fighi) se mi piace oppure in albergo. Ho tre giorni per provarlo ma le prospettive sembrano buone (adsl,tv piatta, lettore dvd/divx).

Comunque a Milano c’ero stato anche mercoledì sera, ma non si trattava di lavoro. Ero al concerto di Springsteen. Come sempre superbo ma per quello vi rimando all’apposita recensione.

Risiko

Che significa “una banca di sinistra”? E’ come dire uno stupratore gentile

Il ruggito del coniglio 09-11-2007

La Monte Dei Paschi ha comprato l’Antonveneta da Santander la quale l’aveva appena acquistata come sottogruppo di ABN Ambro la quale l’aveva scalata nell’estate dei furbetti del quartierino. A dirla così sembra uno scioglilingua o una barzelletta. Eppure è l’ultima mossa di quell’intrico di vendite e fusioni che hanno cambiato il panorama bancario nazionale. Cambiato ai vertici, mica tanto ai correntisti che vedono solo i costi bancari più alti d’europa. Un’operazione costosa, fatta in brevissimo tempo e nell’assoluto silenzio (cosa assai strana nel panorama recente), che porta MPS a raggiungere i colossi bancari post fusione nell’olimpo bancario italiano.

I giornali di oggi attribuiscono questo acquisto ad una manovra di sinistra per avere una banca. A questo proposito condivido la battuta di apertura di questo post: una banca non è di sinistra. Le banche sono la massima espressione del capitalismo, anzi, se vogliamo sono le fondatrici stesse del capitalismo. Niente di male in questo ma dimostra quanto fuorviante sia la definizione.

Da una parte devo dire che mi fa piacere perchè la MPS è diversa. Da un punto di vista storico si può dire che è un evento: la più antica banca del mondo torna protagonista in Italia. Sembrava infatti incredibile il fatto che in Italia, il paese che dette le origini al sistema bancario, non ci fossero banche importanti a livello internazionale. Fino a tre anni fa quando Fiorani cominciò a tramare. A lui andò male ma aprì le porte ad un terremoto che ha completamente cambiato il panorama finanziario italiano.

In quanto ingegnere la cosa non mi toccherebbe poi tanto se non fosse per il fatto che invece di fare l’ingegnere faccio il consulente IT e le banche sono ormai le uniche che hanno abbastanza soldi da permettersi di pagare progetti faraonici. E, guardacaso, proprio in questi giorni sto lavorando in Antonveneta. Vi lascio immaginare lo scompiglio suscitato ieri dalla notizia che è giunta quanto mai inaspettata vista la recente acquisizione spagnola. Di conseguenza sto lavorando per due proprietari fa e tuttora non so se il mio lavoro servirà effettivamente a qualcosa… carino no?

Il mio mestiere

Ecco una storiella (non me ne voglia il buon VoxNova a cui l’ho presa il quale l’ha presa etc etc.. ma mi sta troppo a pennello!) che descrive un po’ quello che mi accingerò a fare nel prossimo futuro, visto che ufficialmente da oggi (squillo di trombe) non sono più un precario!

Su una collina un pastore che stava pascolando il gregge vede sopraggiungere una potente Bmw. Al volante c’è un giovane di razza rampante in regolamentare completo Armani e scarpe Todd’s. Si ferma e fa al pastore: <<Se ti dico quante pecore hai nel gregge, me ne dai una?>>. E il pastore <<Certo, vediamo se indovini>>. Il rampante impugna il suo telefonino- computer Blackberry, lo collega al computer dell’ufficio col quale va su Google Maps (il sito con le immagini satellitari di ogni angolo di mondo), circoscrive l’area relativa alla collina in cui si trova, la invia per e-mail a un laboratorio in Germania che gli rispedisce sulla mini stampante inserita nel cruscotto della Bmw il dettaglio del gregge e sul Blackberry il numero delle pecore. <<Tu hai esattamente 1586 pecore>>. E il pastore, sbalordito: <<Esatto! Bravo, puoi prenderti una pecora>>.  Il giovanotto carica l’animale nel portabagagli e s’appresta a ripartire quando il pastore gli grida: <<Hei, tu, se indovino che mestiere fai mi restituisci la bestia?>>. <<Ma certo>>, rispose il giovanotto con un sorriso di sufficienza. <<Sei un consulente, sei un advisor>>. <<Diavolo, come hai fatto ad indovinare?>>. <<E’ evidente: sei comparso senza ch’io ti cercassi, hai voluto essere pagato per rispondere ad una domanda che già conoscevo e del mio lavoro non capisci un accidente. E adesso restituiscimi il cane>>.

Chissà che non la legga Gianni (il capo 😉 )!

Second Life… lavorativa

Da oggi comincia la mia seconda vita lavorativa. Ovvero dopo tanti dubbi discussioni e riflessioni ho infine deciso di accettare la proposta di contratto offertami da Nexen per rimanere. E dunque da ottobre sarò analista a tutti gli effetti e potrò cominciare a godere di un trattamento economico decente, rimborsi spese e varie ed eventuali. Tutto ciò ha come controparte il fatto di iniziare una vita di spostamenti non indifferenti visto che andrò a far parte di un gruppo che si sposta di continuo per il nord Italia. Di conseguenza ne escono limitate le mie attività cestistiche e musicali…. beh, vedremo. Nel frattempo ho altre tre settimane circa qui a Padova prima di cominciare a lavorare con il nuovo gruppo e, di conseguenza con l’IBM (già, sembra interessante, no? 😉 ).

Per proseguire con qualche aggiornamento sulla mia vita la convivenza va a gonfie vele, telecom mi ha attivato una ADSL che NON avevo richiesto e dunque non ho ancora una connessione ad internet decente. Se li brinco……

Venerdì

Anche questa settimana sta finendo. E da stasera sarò in vacanza!! Per una settimana ma è qualcosa… non c’ho per niente voglia di lavorare anche perchè quest’ultimo lavoro si sta rivelando una palla. Leggere dati, scrivere dati con poco o quasi interesse a quel che contengono. Ma sta per cominciare la doppietta giusta: tra agosto e settembre farò solo una trentina di giorni lavorativi. Il resto, 3 settimane, è vacanza. Poi a fine settembre scade il contratto e vedremo. Non sarei molto intenzionato a restare: l’azienda non è male, i soldi neppure ma il lavoro…. Però bisogna valutare le altre strade. Sembra ce ne sia una interessante ma dovrò aspettare settembre per una concretizzazione. Quindi aspettiamo.

Altre 3 ore e mezza. Per fortuna in mezzo ho una riunione….

Addio settimana di vacanza…

Come tutte le cose belle… è durata poco. Ho concluso la mia prima vacanza da lavoro. In realtà non è propriamente così, visto che non è pagata, però sono stati i primi giorni infrasettimanali a casa da 3 mesi e mezzo. Non posso dire di essermeli goduti appieno ma di averli sfruttati certamente si. In questi giorni mi sono dato alla pittura di casa, con esiti più o meno positivi a seconda delle stanze: stanza piccola color blu risultato mediocre, zona giorno color arancio risultato più che buono, camera da letto color bianco + parete rossa risultato più che sufficiente. Diciamo che il cruccio principale è legato a quel cavolo di fissante di cui non ho ancora capito bene l’utilità dato che ho pitturato per prova lo stanzino senza darlo ed è venuto benissimo. Dove invece ho dato questo fissativo si intravvedono delle linee che corrispondono ai passaggi del rullo. Alquanto irritante. Perfortuna nella zona giorno non si vedono praticamente per nulla. Comunque una faticaccia: 6 giorni di pittura continua grazie anche all’aiuto degli amici Giò, Massimo e Glauco senza i quali saremmo ancora dietro. Ad ogni modo la casa è quasi finita, manca solo il bagno (per il quale aspetto di avere almeno una luce, dato che è cieco…) e da sistemare qua e la. Inoltre abbiamo sistemato del tutto le utenze che ora sono tutte a carico mio (bollette in arrivo…) e l’idraulico è venuto a vedere per la caldaia nuova.

Ieri poi siamo andati all’Ikea dove abbiamo preso l’armadio. 400 kg di roba da caricare sul portapacchi…. la vedo “divertente” per il montaggio. Ma a quello ci penserò in settimana o il prossimo weekend.

Domani quindi si ricomincia a lavorare. Dovrei iniziare un nuovo progetto per il quale lavorerò con gli olandesi. Tutto in inglese quindi, dovrei cavarmela ma speriamo bene….

Lo sciopero infinito

A volte viene da chiedersi se sia giusto scioperare. E la risposta è la stessa: si, è giusto. Ma è giusto farlo con cognizione di causa. La situazione che continua ad imperversare in Alitalia è al limite del grottesco. L’azienda perde decine di migliaia di euro al giorno e i dipendenti continuano a scioperare. Se non fosse finanziata dal tesoro sarebbe già chiusa da un pezzo ed i suoi dipendenti in cassa integrazione. Anzi, magari neppure quella dato che probabilmente avrebbe dichiarato bancarotta. Sembra che questo sciopero causi più danni che altro. Al di là delle chiare colpe di una dirigenza inetta e strapagata, la fine dell’aliatalia è dichiarata dai suoi stessi dipendenti. Viene da domandarsi CHI compra ancora biglietti di una compagnia che ogni altro giorno dichiara uno sciopero. Non si tratta più di lotta sindacale ma di tappare il naso ad un soggetto in crisi respiratoria.

Altro punto tutto italiano: gli statali. A cui non si può dire di no, dopotutto lo sono anche i politici. Solo che loro lo stipendio se lo alzano da soli con intervalli ben più corti. Chissa che arrivi l’aumento a questi poveri statali. Ma in cambio vogliamo dei servizi efficienti e al servizio del cittadino, con gente competente che non sia li solo a scaldare il culo e risponderti torni in orario di apertura, dalle 10.30 alle 11.30! Allora si che nessuno avrà più problemi a pagargli lo stipendio.

Certe cose…

…mi fanno proprio inkazzare.

Oggi un treno partito da reggio calabria diretto a Roma pieno di giovani diretti al concerto del primo maggio hanno distrutto il treno che li trasportava. Distrutto. Perchè erano “irritati” dal fatto che dovevano pagare il biglietto. Ma è possibile che in questa Italia tutti pensano che sia tutto dovuto? Possibile un tale disprezzo per le cose? La polizia avvisata della cosa ha organizzato una retata ma se li è fatti scappare quasi tutti. E ora chi paga saremo noi, i soliti stupidi che pagano sempre.

Mi fa inkazzare che negli ultimi due mesi di pendolarismo abbia trovato solo 1 controllore. Mi fa inkazzare la polizia che da le multe unicamente per fare soldi e mai per aumentare la sicurezza. Che nasconde gli autovelox per far correre la gente e beccarla invece che farsi vedere e far andare tutti più piano. Mi fa inkazzare sapere che Corona dichiarava 0€ e non ha mai ricevuto una visita da nessuno.

Al concerto del primo maggio il primo conduttore ha esordito attaccando il papa. Dicendo cose che io, nato e cresciuto nella chiesa cattolica, condivido appieno al 100%. MA COSA CAVOLO CENTRANO CON LA FESTA DEI LAVORATORI?!?!

Mi fa inkazzare questo collegamento lavoratori=sinistra pur essendo io di sinistra. Chi lavora è un lavoratore e basta, la sua festa è oggi e se si deve sentire imbarazzato per questo collegamento allora non si è fatto altro che buttare nel cesso la vera festa. Perchè ormai è chiaro che non è così. E’ lampante che il paese è diviso in due e così pure i lavoratori. Che io o qualcun’altro lo possa ritenere assurdo o meno non ha la minima importanza!