Upgrade Samba su Snow Leopard

Me & My Mac
by Martin Gommel

Dopo una lunga e sofferta serie di tentativi sono finalmente riuscito nell’intento e quindi è meglio che lo condivido, così nel caso mi dovesse ri-servire almeno so dove trovarlo! Il problema è il seguente: a casa ho un WD TV Live media center che ha sempre lavorato egregiamente. Da qualche tempo però lamentavo dei problemi sulla lettura delle cartelle condivise dal mio iMac. Anzi, non vedevo praticamente più l’iMac! Cerca e porcheggia in giro finchè non trovo la causa: ho fatto un paio di aggiornamenti del firmware e a quanto pare gli ultimi firmware utilizzano delle funzionalità di samba non più compatibili con la versione montata da Apple. Che strano, mi dico, e così controllo: Apple monta la versione di samba 3.0.28 ovvero piuttosto vecchiotta. Che a quanto pare, oltre a non andare con il mio media center, non va neppure con Windows 7. Il motivo lo leggo sul forum di supporto di Apple: dalla versione 3.2.x samba è passato alla licenza GPLv3 che è molto più restrittiva della GPLv2. E quindi Apple si è fermata con gli aggiornamenti. Leggi il resto dell’articolo

Instagram

Instagram

 

Da qualche tempo (circa un paio di settimane) ho trovato questo interessante social network, chiamato instagram. Si tratta di una sorta di twitter per immagini, disponibile unicamente per dispositivi mobile (per ora iPhone, ma ho letto di un’uscita per Android prevista per l’estate). In pratica inquadri, scatti, applichi (se vuoi) uno dei filtri disponibili (circa una dozzina), aggiungi un’eventuale didascalia e poi carichi la foto condividendola con i principali social network. Semplice ed intuitivo ai limiti della banalità, questo servizio sembra trasportare su digitale il concetto della polaroid (che ricorda anche nel formato quadrato delle foto che vengono caricate): inquadrare e scattare più per cogliere l’attimo che per costruzione.

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Ridimensionare la partizione boot camp

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by by ntr23

Della serie cose da evitare ma non ne posso fare a meno… A casa ho un iMac con una partizione Windows XP creata con Boot Camp. La partizione l’avevo lasciata appositamente piccolina, non avendo intenzione di usarlo più di tanto (se non per creare le schere R dal sito della FIP, ma tralasciamo l’orrore di questa storia…). Tuttavia mi è capitato sottomano un bel gioco a cui volevo rigiocare (in attesa di aggiustare l’xbox di mio fratello su cui sono salvate un centinaio di ore di gioco…) e che richiedeva più spazio di quanto ne avessi. Poca cosa, ho pensato, modifico le dimensioni delle partizioni ed il gioco è fatto. Leggi il resto dell’articolo

Wi-Fi libero finalmente in Italia?

wi-fi
by Palagret

Ebbene si, dopo anni di attesa forse potrebbe diventare normale anche in Italia collegarsi ad internet da un luogo pubblico. Sembra infatti che un tardivo partito trasversale abbia convinto Brunetta a chiedere a Maroni l’abolizione del terrificante (tecnologicamente parlando) articolo 7 della legge Pisanu, ovvero quell’articolo che costringeva chi voleva condividere una rete wi-fi a triplici salti mortali e costi non trascurabili. Già perchè dietro alla scusa dell’antiterrorismo non rimaneva che la assoluta incompetenza di una classe politica o forse la solita corsa al balzello più inutile a difesa degli interessi di pochi (si, proprio gli operatori).

Ma ora, a danni fatti (almeno 5 anni di ritardo rispetto al mondo internettizzato), il paladino della tecnologia Brunetta si dice fiducioso di portare a casa il risultato nel prossimo CdM. Speriamo che le sue date non siano come quelle di Berlusconi sul ministro allo sviluppo altrimenti ci toccherà aspettare l’anno prossimo…

In-competenza

Parlare della competenza dei notri parlamentari in certe materie, specie se in ambito tecnologico è come sparare sulla croce rossa. In particolare parlando di regolamentazione di internet e diritti d’autore abbiamo una sfilza di leggi o proposte di legge di una ignoranza pressochè totale, se non un livellamento sulle posizioni dei produttori di contenuti.

In particolare vorrei segnalare la svista della signora (ops, onorevole) Carlucci, la <a href=”http://www.mantellini.it/?p=6474″>quale</a&gt; ha presentato il testo di una proposta di legge per la regolamentazione di internet che appare scritto con il computer di un’altra persona, che guardacaso pare essere omonima del presidente dell’Unione Italiana Editoria audiovisivi. Le cose sono due: o c’ha una copia piratata (?!?) o quella legge l’ha scritta qualcun’altro. Ma magari gli hanno solo passato il template della legge Urbani….

Perl – funzione grep ed Array

Ho trovato un metodo veloce e molto bello a livello di codice per trovare se un elemento appartiene o meno ad un array. Putroppo non mi ricordo più la fonte (tanto che non mi ricordavo neppure come si faceva e me lo sono dovuto ricavare) percui ne approfitto per scriverlo qui perchè rimanga a perenne memoria (quantomeno per me 😉 ).

Ma andiamo con ordine. Normalmente, per trovare se un elemento appartiene ad un array bisognerebbe scandire tutto l’array e fare il confronto con i vari elementi dello stesso. Come secondo metodo invece si può utilizzare la funzione grep nella sua forma normale ( @uscita = grep(espressione, @array) ) per poi vedere se il vettore ritornato è vuoto o meno. La forma che ho trovato utilizza anch’essa la funzione di grep ma in modo più sofisticato:


if (  grep ( {$_ eq espressione} @array)) { print "L'elemento è presente"; }
else {print "L'elemento non è presente";}

In tal modo è possibile con una sola riga di codice ottenere lo stesso risultato. Notevole, vero?

xargs

No, non è una parolaccia. xargs è un comando dei sistemi Unix-like (si tratta di un comando shell) che si presta a notevoli applicazioni per risparmiare tempo e codice. In particolare questo comando permette di passare un notevole numero di argomenti ad un comando.
Il punto in cui è imbattibile poi è quando lavora in coppia con il comando find. Esempio:
find . -name '*.txt' | xargs tar cvf text.tar $1
Questa riga di codice ti permette di comprimere in un file tutti i file di testo contenuti da una certa directory in poi. Mica male per una riga scarsa, no?
Per chi non avesse capito quanto sopra significa:
find . -name '*.txt' trova tutti i file di testo (txt)
e ridirigi l’output del comando ( | ) sul comando xargs (il quale prende l’uscita e la posiziona nella variabile $1). A questo punto il comando di tar cvf text.tar $1 non fa che comprimere il tutto.

E’ il tipico comando che ti fa rimpiangere la console quando devi lavorare su windows. 😉

Ati Driver 7.12 su Mobility Radeon x600

C’è voluto tanto sudore e stridore di denti ma alla fine sono riuscito a far andare compiz sul mio portatile senza il supporto di quel macigno di xgl. Lo so, di guide ce ne sono parecchie e valide ma sempre ho avuto problemi. Cominciavo ad odiare quel dannato responso del comando fglrxinfo che mi dava sempre e solo i driver mesa. Ad ogni modo ora ce l’ho fatta ed è dunque meglio che mi scriva il “come”, per non dimenticarmelo. Si tratta al 95% della guida del sito ufficiale, con una piccola modifica tipica di questa ultima versione. Ma andiamo con ordine.

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Problemi avvio Ubuntu Gutsy

Oramai tre settimane fa ho compiuto l’upgrade ad ubuntu Gutsy. La cosa non era andata a buon fine bloccandosi intorno al 80% e restituendo vari errori. Non avendo l’adsl a casa e non avendo più tempo per passare dai miei ad aggiornare ho deciso di aspettare che mi arrivasse (finalmente) a casa per risolvere i problemi.

Problemi che non erano indifferenti. L’ultimo kernel non mi faceva partire il pc restituendo sempre un errore del tipo Device lookup failed con un numero crescente. Insomma, non si avviava l’ambiente desktop e neppure la shell. Utilizzando il precedente kernel invece si avviava ma era lento e ferraginoso.

Ho cominciato da quest’ultimo problema disinstallando alcune cose che potevano crearmi problemi a partire da qualche pacchetto non ufficiale per proseguire con i driver video e xgl ( sudo apt-get remove xserver-xgl ). A questo punto il mio gnome è tornato a girare decentemente ma rimaneva il problema kernel.

Dopo un po’ di google ho trovato la soluzione. Pare che evms dia problemi. Che cosa sia poi evms non ne ho idea (a parte il nome che starebbe per enterprice volume management system ).Beh, sudo apt-get remove evms ed il problema si è risolto.

Troppi problemini per un semplice upgrade… daltronde avevo sentito parlare di una release al di sotto delle aspettative… beh, vediamo come procede. Ora vediamo se funzionano i nuovi driver ATI!

La fine di un’era

Stamattina nella mia quotidiana lettura dei feed ho trovato tre notizie che fanno pensare alla fine di un’epoca.

La prima riguarda Bill Gates: ieri ha tenuto il suo ultimo discorso ufficiale da presidente della Microsoft prima di dedicarsi ad una seconda vita occupandosi della fondazione che ha fondato. Tutto si può dire di Bill e della sua creazione, la Microsoft, ma bisogna ammettere che ha cambiato il mondo. Microsoft ha rappresentato una rivoluzione per il mondo informatico ed ha cambiato l’economia mondiale. E non solo perchè al vertice dei più ricchi al mondo ci sono i due fondatori di Microsoft. Ha creato un giro di affari mai visto prima, meno che meno per un mondo, quello informatico, strettamente ristretto all’inizio ed ora diffuso su tutto il pianeta. Certo molte scelte possono essere discutibili, alcuni comportamenti al limite della legalità, il dominio è stato incontrastato per anni. Eppure chiunque sia appassionato di informatica dovrebbe ammirare quest’uomo. Io lo ammiro. Non sono un fan di windows ormai da tempo, ho parlato in maniera più che critica di molti suoi prodotti, preferisco altri SO. Eppure lo ammiro per quello che ha fatto. Molti lo ritengono il diavolo, lo accusano di non sapere programmare, di lanciare prodotti scadenti. Ma tutte queste sono opinioni di tecnici, di programmatori, di geek. Non sempre le cose migliori sono quelle che fruttano e questo Bill lo ha capito fin da subito. E’ stato un opportunista certo ma la fortuna aiuta gli audaci. Ha tentato dove molti non avevano avuto coraggio. L’informatica avrebbe avuto lo stesso successo senza Microsoft? Saremmo tutti utilizzatori di SO fantastici, superaccessoriati, poco costosi, e superstabili? Non lo so ma non lo credo. Diamo a Cesare quel che è di Cesare e rendiamo omaggio a chi ha contribuito a cambiare il mondo.

La seconda notizia è più triste: la storica Atari, che per tanti anni ha fatto la storia dei videogame è sull’orlo della crisi e abbandona lo sviluppo per dedicarsi alla distribuzione. Un triste avvenimento per un’altra azienda che come quella sopra citata ha cambiato la storia dell’informatica.

La terza notizia sa più di curiosità ed è legata ad un pezzo di storia ormai passata dell’informatica: il MIT ha reso pubblico il codice del MULTICS, il padre di UNIX. Non sarà utilizzabile dato che non esistono più computer in grado di farlo girare ma per gli appassionati di informatica è un po’ come leggere gli scritti di Leonardo da Vinci. Seppur non fosse un gran successo commerciale ha implementato per la prima volta concetti innovativi come il time sharing ed il dynamic-linking. L’ultimo MULTICS è stato spento nel 2000.