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Ieri mattina ascoltando la rassegna stampa Radio24 ho sentito il conduttore Alessandro Milan indicare in 60 i giorni consecutivi nei quali “Il Giornale” dedicava il titolo di apertura alla presunta casa monegasca di Fini. 60 giorni. In pratica due mesi. Come se non fosse successo altro nel mondo al di là di un caso che, pure fosse vero, non sarebbe quasi certamente neppure perseguibile in quanto non configurerebbe alcun reato. Sarebbe, sempre se appurato, un “caso etico”, ma viene quasi da ridere se si pensa a quanti “casi etici” siano stati bellamente ignorati o quanto meno risultati poco rilevanti dai diretti interessati.
Ma al di là di questo.
In Italia non è successo nient’altro? Stiamo tutti talmente bene che il caso principale da cui non distogliere mai l’attenzione sia questo?!? E badate che mica sto scrivendo che non ne debbano parlare, ma diamine, 61 giorni di titolo principale!! La stessa cosa pensavo della lunga e noiosa bega delle 10 domande di Repubblica, ma almeno in quel caso le 10 domande stavano nelle pagine successive…
E’ tutto qui il giornalismo in Italia? Notizie di cui ai cittadini italiani non frega assolutamente nulla? Case a montecarlo di politici, conti svizzeri, relazioni amorose tra nullità, dinastie trotaiole… parlassero invece di stato dell’economia, di prospettive, proposte per uscire dalla crisi. Invece no, dalla carta alla politica il passo è breve e quindi ci tocca subire proposte parlamentari per modificare l’inno italiano, processi brevi, intercettazioni, le perenni immondizie di Napoli che vengono nascoste e ritirate fuori un giorno si ed uno no, le solite banali richieste sindacali anacronistiche e demenziali…
Che due palle…
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